PIаn vаn zаkеnmаn hееft еnоrmе imрасt ор jоuw inkоmstеn! Probeer het vandaag nog! Inchieste, opinioni, foto, video e discussioni della community. Che ora sta vivendo un periodo di grande difficoltà delle quali Luigi Di Maio è la plastica. Vittorio Feltri non usa mezze parole per esprimere tutta la sua bassa stima (per usare un eufemismo) nei confronti di Luigi Di Maio , il leader dei Cinquestelle di cui non ha mai parlato molto bene.
Previti-Dell’Utri e neppure da Salvini, specializzati in querele e cause per danni a raffica, figuratevi se ci spaventa la loro controfigura parodistica e farsesca, al secolo Matteo Renzi. Sono passati anni, ma non la voglia di dire quello che gli altri non dicono. Quello che gli altri non dicono. Perché come scriveva il Sole Ore a luglio (e come riportava lo stesso Fatto Quotidiano ) nel contratto quello scudo c’è.
Italia Viva esiste solo di slogan. Travaglio è il Fatto Quotidiano. Parole pronunciate con enfasi, quelle di Di Maio : Non uno, sottolinea.
Nel faccia a faccia della settimana ad ‘AccordiDisaccordi’, il talk politico in onda su Nove tutti i venerdì alle 22. Il direttore de Il Fatto Quotidiano , poi, ripercorre le tappe della carriera politica di Luigi Di Maio , parlando della sua precocità nel ricoprire ruoli importanti. Ma, in redazione, a quanto pare, è arrivato il momento del rendiconto. Per Di Maio non è tutto rose e fiori.
Di Maio ammette ciò che tutti vedono: il M5S è in un momento di. Tema dell’accesa polemica: la riforma costituzionale, sulla quale il giornalista esprime critiche e perplessità. Fatto , stiamo volutamente generalizzando la considerazione su una redazione che vanta giornalisti di diversi orientamenti politici e culturali, spesso molto. La redazione ha presentato un documento sindacale contro il direttore del Fatto per lamentare la perdita di “terzietà” del giornale. Lo aveva fatto il settembre scorso, come ricordato ieri dal sito renziano de l’Unità.
In Edicola sul Fatto Quotidiano del Settembre: Di Maio rompe un altro tabù: “Via i partiti, candidati… - Il Fatto Quotidiano In Edicola sul Fatto Quotidiano del Settembre: Di Maio rompe un altro tabù: “Via i partiti, candidati… Il Fatto Quotidiano. Zingaretti possibilista: “Il confronto può andare avanti. La vignetta di Mannelli su Salvini sulla prima pagina del Fatto Quotidiano. Di Maio fa una lista di proscrizione contro i giornalisti? Come se un ladro andasse a processo e si giustificasse dicendo: “si vostro onore io ho sbagliato ma in politica c’è gente che ha rubato più di me e nessuno dice niente”.
Nel disegno pubblicato sulla prima pagine del Fatto si legge: Dicono che salvando Salvini avete toccato il fondo. Il primo, oltre che giacobino, astioso e palesemente complessato, sa soltanto insultare, cosa che, a quanto pare, gli costa pure cara. Il secondo non merita neanche di essere trattato per quanto è bestia. Il direttore del Fatto Quotidiano a Otto e Mezzo su La ha criticato sia i suoi colleghi giornalisti, per mostrare il truciolo e nascondere la trave sul caso della sindaca di Roma ma anche gli esponenti del Movimento stelle per aver prodotto liste di cronisti considerati ostili e per apparire come una banda di sprovveduti, gaffeur e. Con Salvini si buttò nelle gare di rutti ma perdeva sempre. Col Pd ora ha cambiato comunicazione” “ Di Maio ? Il direttore ha raccontato i dettagli e fatto alcune osservazioni sul reato di diffamazione a mezzo stampa.
ROMA – Perfino il Fatto quotidiano , il più pentastellato di tutti i giornali pentastellati, quello che negli ultimi anni (pur giurando e spergiurando di essere libero e indipendente) si era trasformato gradualmente in un vero e proprio house organ del Movimento stelle, ora prende le distanze da Luigi Di Maio. Rassegna Stampa Quotidiani é una piattaforma di raccolta e analisi di notizie nazionali ed internazionali. Belli o brutti, sono molto più di sinistra del Pd e non nascondono veti. Secondo il “Fatto Quotidiano ”, tra i deputati accreditati nel club renziani figura Roberto Giachetti, dimessosi dalla direzione P che porterà con sé la Ascani insieme a Nicola Carè, Luciano Nobili, Gianfranco Librandi e Michele Anzaldi.
Con Renzi la fedelissima Maria Elena Boschi insieme a Mattia Mor e Marco Di Maio. Immediata e infuocata la polemica sui social.
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